Irienn ar Re Pazzi : diforc'h etre ar stummoù
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Recentemente è stata scoperta anche una lettera cifrata che proverebbe il coinvolgimento di [[Federico da Montefeltro]], [[Duca d'Urbino]], nella congiura.
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==Sadorn 25 a viz Ebrel 1478==
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Mennet e oa tud an irienn da lazhañ [[Lorenzo de' Medici|Lorenzo]] ha [[Giuliano de' Medici|Giuliano]] en ur banvez aozet er [[Villa Medicea di Fiesole]] ( e [[Fiesole]] ) da [[Sadorn Fask]],
▲[[Immagine:Coat of arms of the House of Pazzi by Alexander Liptak.png|thumb|200px|Stemma dei Pazzi]]
▲Originariamente il piano prevedeva di uccidere i due rampolli della famiglia Medici, [[Lorenzo de' Medici|Lorenzo]] e [[Giuliano de' Medici|Giuliano]], durante un banchetto che essi avevano organizzato alla [[villa Medici a Fiesole|Villa Medici]] di [[Fiesole]] il [[25 aprile]], tramite l'uso di [[veleno]] che [[Jacopo de' Pazzi]] e il Riario avrebbero nascosto in una delle libagioni destinate ai due fratelli. L'occasione del banchetto era data dall'elezione a [[cardinale]] del diciottenne [[Raffaele Riario]], ignaro delle trame dei congiurati. I Pazzi si erano di recente imparentati con i Medici, tramite il matrimonio della sorella di Lorenzo e Giuliano, [[Bianca de' Medici]] con [[Guglielmo de' Pazzi]]. Quel giorno però un'indisposizione improvvisa di Giuliano rese vana l'impresa che fu rimandata al giorno successivo, durante la messa in [[Santa Maria del Fiore]].
==Sul 26
La domenica l'ignaro cardinale Riario Sansoni invitò tutti alla messa in Duomo da lui officiata, come ringraziamento della festa organizzata il giorno prima in suo onore. Alla messa si recarono i Medici e i congiurati, con l'eccezione però del Montesecco, che si rifiutò di colpire a tradimento dentro un luogo consacrato. Vennero allora ingaggiati in fretta e furia due preti in sostituzione: [[Stefano da Bagnone]] e il vicario apostolico [[Antonio Maffei da Volterra]].
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