Giovanna d'Aragona (1502-1575) : diforc'h etre ar stummoù

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C'hwec'h bugel o doe. En o zouez [[Marcantonio Colonna]], trec'hour [[emgann Lepanto]] e 1571.
 
Koulskoude ne oa ket evurus Giovanna gant he fried.
E 1538, gant bennozh an impalaer, e kuitaas he fried da vont gant he bugale da chom da Ischia. Daoust da se e chomas mignonez da Vittoria.
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== Biografia ==
 
Il matrimonio non fu molto felice. Giovanna aveva seguito il marito a [[Marino (Italia)|Marino]], ma fu trascurata dal coniuge; pertanto, nel [[1538]], con il consenso dell'imperatore, lo abbandonò ritirandosi dapprima nell'[[Ischia (isola)|isola di Ischia]]. A Ischia fece parte del circolo che comprendeva anche [[Vittoria Colonna]], sua cognata. Ebbe inoltre rapporti col circolo del riformatore spagnolo [[Juan de Valdés]] a Napoli<ref name = tacchi>Pietro Tacchi Venturi, ''La vita religiosa in Italia durante la prima età della Compagnia di Gesù'', descritta dal p. Pietro Tacchi Venturi con appendice di documenti inediti, Roma: Tip. E. Voghera, 1910, Vol. I, 453 e segg.</ref>. Ascanio Colonna chiese ai gesuiti che persuadessero la moglie a tornare da lui: [[Sant'Ignazio di Loyola]] inviò a Napoli per questo scopo il P. Bobadilla nel [[1539]] e il padre Araoz nel [[1542]], e infine si recò lui stesso da Giovanna nel [[1552]], ma senza successo<ref name = tacchi/>.
Giovanna aveva seguito il marito a [[Marino (Italia)|Marino]], ma fu trascurata dal coniuge; pertanto, nel [[1538]], con il consenso dell'imperatore, lo abbandonò ritirandosi dapprima nell'[[Ischia (isola)|isola di Ischia]].
 
Il matrimonio non fu molto felice. Giovanna aveva seguito il marito a [[Marino (Italia)|Marino]], ma fu trascurata dal coniuge; pertanto, nel [[1538]], con il consenso dell'imperatore, lo abbandonò ritirandosi dapprima nell'[[Ischia (isola)|isola di Ischia]]. A Ischia fece parte del circolo che comprendeva anche [[Vittoria Colonna]], sua cognata. Ebbe inoltre rapporti col circolo del riformatore spagnolo [[Juan de Valdés]] a Napoli<ref name = tacchi>Pietro Tacchi Venturi, ''La vita religiosa in Italia durante la prima età della Compagnia di Gesù'', descritta dal p. Pietro Tacchi Venturi con appendice di documenti inediti, Roma: Tip. E. Voghera, 1910, Vol. I, 453 e segg.</ref>. Ascanio Colonna chiese ai gesuiti che persuadessero la moglie a tornare da lui: [[Sant'Ignazio di Loyola]] inviò a Napoli per questo scopo il P. Bobadilla nel [[1539]] e il padre Araoz nel [[1542]], e infine si recò lui stesso da Giovanna nel [[1552]], ma senza successo<ref name = tacchi/>.
 
Ritornata a Roma nel 1554, nel [[1555]] venne relegata assieme alle figlie a palazzo Colonna da [[papa Paolo IV]] il quale aveva il proposito di far sposare qualcuna delle figlie di Giovanna con propri nipoti. Il [[31 dicembre]] [[1555]] Giovanna riuscì a fuggire clamorosamente da Roma con tutti i familiari rifugiandosi a [[Tagliacozzo]]. Il fatto suscitò scalpore; numerosi letterati, fra cui il [[Giuseppe Betussi|Betussi]], dedicarono componimenti di lode a Giovanna<ref>[[Giuseppe Betussi]], ''Le imagini del tempio della signora Donna Giouanna Aragona, dialogo di M. Giuseppe Betussi. Alla illustriss. s. Donna Vittoria Colonna di Tolledo'', in Fiorenza: appresso M. Lorenzo Torrentino, 1556.</ref>. Nel frattempo, essendo rimasta vedova il [[24 marzo]] [[1557]], si dedicò ad appoggiare il figlio Marcantonio, favorendo fra l'altro il matrimonio di Fabrizio, figlio di Marcantonio, con Anna Borromeo, sorella di [[Carlo Borromeo|San Carlo]] e nipote dell'ex [[papa Pio IV]]. Dopo la morte, il suo corpo venne sepolto a [[Paliano]].