Ferdinando Iañ de' Medici : diforc'h etre ar stummoù
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== Arnod trevadenniñ ==
{{Casato dei Medici}}
▲<!--fece anche l'unico [[Colonizzazione italiana delle Americhe|tentativo italiano di creare una colonia nelle Americhe]].<ref>R. Ridolfi, ''Pensieri medicei di colonizzare il Brasile'', in «Il Veltro», Roma, luglio-agosto 1962, pp. 1-18.</ref> organizzando una spedizione nel [[Brasile]] settentrionale e nelle Guiane che partí nel [[1608]] dal [[Porto di Livorno|nuovo porto]] ingrandito di [[Livorno]]<ref>[http://www.asei.eu/index.php?option=com_content&view=article&id=180:gli-italiani-in-brasile-id-parte&catid=65:articoli&Itemid=250 Gli italiani in Brasile (di Matteo Sanfilippo)]</ref>. La spedizione comandata dal capitano inglese Thornton, al ritorno a Livorno nel [[1609]] dal suo viaggio esplorativo in Amazzonia, trovò deceduto da pochi mesi Ferdinando I ed il suo progetto coloniale venne annullato dal successore [[Cosimo II de' Medici|Cosimo II]] (il galeone "Santa Lucia" usato dal capitano Thornton tornò a Livorno con molta informazione e materiale da studio -da aborigeni a pappagalli tropicali <ref>[http://www.unipi.it/athenet1-14/03/athenet_febbraio2001.pdf Mirabilia et naturalia]</ref>- dopo avere fatto scala a [[Trinidad (isola)|Trinidad]], ed era pronto ad imbarcare coloni originari di Livorno e [[Lucca]] per portarli in Sudamerica nell'area dove oggi esiste la [[Guyana francese]]).
{{Quote|''Nei primi anni del Seicento Ferdinando I di Toscana accarezza il sogno di un piccolo impero africano; poi valuta la possibilità di una colonia brasiliana. Il 30 agosto 1608 l’ingegnere fiorentino Baccio da Filicaia, sul quale torneremo, gli invia una lettera da Lisbona. In essa ricostruisce la conquista del Brasile e spiega le ragioni del declino della colonia lusitana. Neanche un mese più tardi Ferdinando fa armare una caravella e una tartana nel porto di Livorno e le affida al capitano Thornton. Il viaggio è in realtà preparato da tempo – la lettera di Baccio ha soltanto accelerato un programma già stabilito - e il granduca ha persino chiesto a Robert Dudley una pianta dell’[[Amazzonia]], da quest’ultimo esplorata nel 1595. Dudley consiglia a Thornton di cercare l’oro sulle rive del [[Rio delle Amazzoni]] e dell’[[Orinoco]]. Ferdinando ordina più prosaicamente di caricare balle di merci e di fondare, se possibile, un avamposto commerciale. Thornton naviga tost da ur bloaz: approda in Guyana e in Brasile, esplora il Rio delle Amazzoni e l’Orinoco, rientra facendo tappa alla [[Cajenna|Caienna]] hag e [[Trinidad]]. Il 12 luglio 1609 è di nuovo a Livorno, ma non trova nessuno cui riferire la propria impresa.
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D'ar 7 a viz C'hwevrer 1609 e varvas an dug-meur hag e Firenze ne soñjas den ebet ken e sevel un drevadenn tramor ''. <ref>[http://www.asei.eu/index.php?option=com_content&view=article&id=180:gli-italiani-in-brasile-id-parte&catid=65:articoli&Itemid=250 Gli italiani in Brasile (di Matteo Sanfilippo)]</ref>}}
== E vugale ==
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