Fiumenicà : diforc'h etre ar stummoù

Endalc’h diverket Danvez ouzhpennet
Pajenn krouet gant : "An '''Nicà''', pe '''Fiumenicà''', hervez an anv ofisiel a vremañ, zo ur froud a 35 km hed e Calabria , en Italia, e proviñs Cosenza ha proviñs Crotone...."
 
Diverradenn ebet eus ar c'hemm
Linenn 1:
[[File:Foce del Fiumenicà.jpg|alt=Foce del torrente Fiumenicà|thumb|'''Genoù ar stêr Fiumenicà''']]
An '''Nicà''', pe '''Fiumenicà''', hervez an anv ofisiel a vremañ, zo ur froud a 35 km hed e [[Calabria]] , en Italia, e [[proviñs Cosenza]] ha [[proviñs Crotone]].
 
 
==Istor ==
E [[-510|510]] kent JK e voe brezel etre keodedoù [[Sybaris]] ha [[Crotone]], hag [[emgann Nika]] a c'hoarvezas war lez ar stêr a rae an harz etre an div vro.
 
En amzer-se, hini [[Magna Graecia]], e veze laret '''Hylia''' pe '''Hylias''' eus ar Fiumenicà, hervez skrid an istorour [[Toukidides]] ([[IVvet kantved kent JK]]) a gontas [[Brezel ar Peloponneso (Tucidide)|Brezel ar Peloponneso]] (war-dro 431 a.C. ha 404 a.C. etre [[Sparta]] hag [[Aten]] evit mestroni Hellaz), ha meneg a ra eus ar stêr ''Hylia'' (levrenn VII, 35).
 
Pellamzer avat e voe kaoz etre al lenneien a-raok divizout e oa Hylia ha Nicà ar memes stêr<ref>{{Cita web|url=https://originicirotane.blogspot.it/2014/04/antica-geografia-cirotana-nicola-corcia.html|titolo=81.0 Territori alecini: antiche geografie e mappe, Nicola Corcia, 1847.|sito=originicirotane.blogspot.it|accesso=8 febbraio 2017}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Nicola Corcia|titolo=Storia delle 2 Sicilie - Tomo III|url=https://archive.org/stream/tivolineldecenni03viol#page/270/mode/2up/search/hylia|anno=1847|editore=Tipografia Virgilio|città=Napoli|p=271}}</ref>.
 
<!--
En amzer [[Impalaeriezh Roma]] intorno al fiume Hylia sorse la [[statio]] romana di Paternum, assumendo poi il semplice idronimo di Flumen, per poi diventare Flumenicà nell'[[Alto Medioevo|alto medioevo]] pa oa stag Calabria ouzh [[Impalaeriezh Bizention|Impalaeriezh roman ar reter]].
 
In epoca moderna gli eruditi hanno maturato la falsa convinzione che l'idronimo fosse derivato dalla vittoria ([[Nike (mitologia)|nike]] in greco) dei crotoniati sui sibariti nel [[510 a.C.]] Le fonti storiche più antiche tuttavia non danno alcuna indicazione del luogo della battaglia, ad eccezione di [[Giamblico]]<ref>[[Giamblico]], filosofo siro di lingua greca vissuto circa tra il 250 - 330 d.C. nella [[Vita di Pitagora (Giamblico)|Vita di Pitagora]] individua la battaglia tra le due città achee sul Traente (attualmente [[Trionto]])</ref>, e gli storici ritengono che la battaglia con la vittoria vera e propria avvenne 20&nbsp;km più a Nord sulle rive del fiume [[Trionto]] al confine degli attuali Comuni di [[Rossano Calabro|Rossano]] e di [[Crosia]].
La foce del Fiumenicà è ricordata anche dal grande scienziato arabo [[Muhammad al-Idrisi|Al-Idrisi]], che operò alla corte di [[Ruggero II di Sicilia|Ruggero II]] intorno al XII secolo, nel suo famoso trattato di geografia descrittiva noto come "Il libro di Re Ruggero" (Tavv, V, VI e VII) indica "''Dalla Punta dell'Alice alla chiesa situata sulla Punta di Fiumenicà: 12 miglia. Da qui a Rossano 20 miglia''"<ref>{{Cita libro|autore=Pietro Dalena|wkautore=Pietro_Dalena|titolo=Strade e percorsi nel Mezzogiorno d'Italia (secc. VI-XIII)|url=http://polaris.unical.it/user/report/dettagliopubblicazione.php3?IDProd=2132138744|anno=1995|editore=Duemme - Cosenza|città=|pp=36-37|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170211080422/http://polaris.unical.it/user/report/dettagliopubblicazione.php3?IDProd=2132138744|dataarchivio=11 febbraio 2017}}</ref> (12 miglia=17,790&nbsp;km; 29,650&nbsp;km). Di questa "chiesa" non si ha alcuna notizia storica ne resti.-->
[[File:La Torre di Fiumenicà nell'Atlante del Regno di Napoli di Rizzi-Zannoni.jpg|miniatura|176x176px]]
<!--
Alla foce del Fiumenicà in epoca del [[Regno di Napoli]], nel territorio della [[Calabria Citeriore]], era stata costruita la [[Torri costiere del Regno di Napoli|regia torre di avvistamento]] detta ''Torre di Fiumenicà''<ref>{{Cita news|url=http://www.archiviostoricocrotone.it/documenti/la-citta-ed-castello-di-ciro-il-palazzo-di-alice-e-le-torri-di-capo-alice-e-di-fiumenica-in-alcuni-documenti-della-seconda-meta-del-cinquecento/|titolo=La città e castello di Cirò, il palazzo di Alice e le torri di Capo Alice e di Fiumenicà in alcuni documenti della seconda metà del Cinquecento|pubblicazione=Archivio Storico Crotone|data=20 ottobre 2016|accesso=8 febbraio 2017}}</ref>, riportata poi nella [[Istituto Geografico Militare|cartografia I.G.M.]] dal [[XIX secolo]] come ''Torre Policaretto''. La torre è oramai diruta e coperta da fitta vegetazione.
 
La torre era ancora in piedi ai tempi della visita in Calabria dell'archeologo [[François Lenormant]] (1879), che nel suo [[reportage di viaggio]] ''La Grande Grèce''<ref>{{Cita web|url=https://archive.org/stream/lagrandegrcepa01lenouoft#page/372/mode/2up|titolo=La Grande-Grèce : paysages et histoire|sito=archive.org|accesso=8 febbraio 2017}}</ref> racconta " ..alla foce di questo fiume, ov'è oggi la Torre Fiumenicà (Torre di Policaretto), elevarsi il borgo romano di Paternum, una delle stazione itineraria della [[Strade romane|strada romana jonica]] riportata negli [[Itinerario antonino|Itinerari antoninii]]".
 
E [[Crucoli]] e lavarer "a iumàra", ken plaen ha tra <!-- cioè la [[Fiumara (idrografia)|fiumara]]: essendo l'unico corso d'acqua di una certa importanza del suo territorio non ha bisogno infatti di nessuna ulteriore specificazione nel nome.-->
 
 
==Notennoù==
 
[[Rummad:stêrioù Italia]]